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Come isolare anche dal calore estivo

Come isolare anche dal calore estivo

Lo sfasamento termico (fi) è la differenza di tempo (ore) che occorrono all’onda termica per passare dall’esterno all’interno di un edificio, attraverso pareti e copertura.
Lo sfasamento termico più semplicemente indica l’arco di tempo che passa dall’ora in cui si registra la massima temperatura esterna all’ora in cui si registra la massima temperatura all’interno dell’immobile. Maggiore è il numero di ore impiegate dal calore per passare dall’esterno all’interno, maggiore è il benessere nell’edificio. Per avere buoni valori di sfasamento essi devono essere superiori alle 8 ore e ottimi oltre le 12 ore.
Per il benessere di un edificio è importante inoltre lo smorzamento, che esprime il rapporto tra la variazione massima della temperatura esterna ΔTe e quella della temperatura interna ΔTi in riferimento alla temperatura media della superficie interna.
Il beneficio in termini di comfort nel periodo estivo è tanto maggiore quanto più elevati sono i valori di sfasamento e di smorzamento del flusso termico.
Nell’edilizia residenziale lo sfasamento dell’onda termica dovrebbe permettere di avere la temperatura massima interna nelle ore serali, prolungando in inverno il guadagno termico e dando la possibilità in estate di raffrescare gli ambienti con la semplice ventilazione naturale.
Quando si realizza e coibenta una superficie non è semplice riuscire ad avere elevati valori di smorzamento e sfasamento dell’onda termica se si utilizzano isolanti di un unico materiale: i materiali termoisolanti generalmente hanno una bassa densità e quindi una bassa capacità termica, al contrario dei materiali con elevata densità che presentano però minor capacità d’isolamento.
Per un efficace isolamento termico sono particolarmente importanti i valori della conduttività, della densità e della capacità termica e in particolare il loro rapporto, che determina la diffusività termica: a = λ/ρc (m2/s); l’equilibrio tra questi valori è fondamentale nelle strutture leggere come ad esempio i tetti in legno.
Consigliamo quindi di realizzare superfici utilizzando un’ alternanza di materiali a bassa e alta densità cercando di massimizzare sfasamento e smorzamento e di ridurre al minimo la trasmittanza termica.

Ancora dubbi sullo sfasamento? Ecco uno schema esplicativo