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Superbonus 2023: al 90% con tetto di reddito

Superbonus 2023: al 90% con tetto di reddito

Nuovo aggiornamento del Decreto Legislativo con importanti novità in tema di Superbonus

La principale novità dell’aggiornamento del DL Aiuti-quater è: mantenimento del 110% per chi avvia i lavori entro il 25 novembre. Riammesse fino a marzo le unifamiliari con lavori già oltre il 30% da settembre. Cessione dei crediti in dieci anni. Chi presenta la Cilas o richiede il Permesso di Costruire entro il 25 novembre potrà continuare a fruire dell’aliquota del 110%, chi non ci riesce dovrà far riferimento alla nuova percentuale del 90%. Scadenza che però il Governo si è detto disponibile a modificare.

Nel 2023 l’aliquota scenderà al 90% per i condomìni, gli edifici composti da 2 a 4 unità anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà tra più soggetti. Le abitazioni unifamiliari sulle quali al 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo, potranno continuare a fruire del superbonus – con aliquota al 90% – fino al 31 marzo 2023 (con la legge previgente tale diritto sarebbe scaduto il 31 dicembre 2022).

Il reddito di riferimento per il superbonus 90%

Le abitazioni unifamiliari adibite a prima casa, il cui proprietario abbia un ‘reddito di riferimento’ non superiore a 15.000 euro, potranno usufruire del superbonus 90% fino al 31 dicembre 2023.

Il reddito di riferimento è calcolato dividendo la somma dei redditi complessivi posseduti, nell’anno precedente, dal contribuente, da coniuge / soggetto legato da unione civile / convivente / familiare, per un numero di parti determinato come segue:

  • contribuente > 1
  • se c’è coniuge / soggetto legato da unione civile / convivente > +1
  • se sono presenti familiari, in numero pari a:
    • un familiare > +0,5 
    • due familiari > +1
    • tre o più familiari > +2

Per maggiori informazioni Edilportale